IL DRAMMA DEGLI ANIME - TRAME



Gli anime si suddividono sostanzialmente in 2 macro categorie più 1 micro categoria.

Sport.
Nello sport i temi dominanti sono due:

  • la (solitamente infinita) durata di una partita è motivo di riflessione per il protagonista sui problemi della propria esistenza;
  • il Giappone domina negli sport in cui nella realtà non vince mai. 
Cose già surreali in partenza e solitamente contornate da ulteriori assurdità. Per esempio, vincere a calcio emulando Messi non è sufficiente, ma bisogna inventarsi palloni ovalizzati da calci di potenza paragonabile a un missile terra-aria. Questo è solo uno degli esempi che sicuramente conoscerete benissimo.
Altra fase assurda è quella dell'allenamento, che spesso ha pochissimo a che fare con lo sport in questione, alcune citazioni:
  • tentare di fermare una cascata per imparare delle pseudo-arti marziali;
  • tentare di colpire un falco con un pallone da calcio;
  • giocare a ping-pong con una palla... demolitrice;
  • fare il fattorino per un vecchio pervertito eremita per imparare delle arti maziali
Proseguiamo analizzando il fatto che la squadra principale, da buona protagonista (vedi post sui PERSONAGGI), è ovviamente la squadra degli sfigati, ma che con impegno, costanza e i suddetti allenamenti riesce a prevalere contro squadre più forti sulla carta e disoneste sul campo. Esempi celebri, se ce ne fosse anche bisogno sono tra i molti Holly e Benji, Mila e Shiro, Mimì, etc...


Guerre assurde.
Questa categoria è caratterizzata da battaglie che solitamente hanno come posta in palio minima il dominio del globo. Bazzecole insomma. Le modalità di "gioco" solitamente non prevedono l'uso di eserciti, ma del singolo eroe di turno. Questi non disdegna mai il combattimento ad armi pari, dimenticandosi la posta in palio e cercando di essere onesto più che vincere, mettendo cosi a continuo repentaglio la salvezza del mondo. Fortunatamente per noi umani alla fine il bene prevale sempre.
Un classico dei combattimenti corpo a corpo è la totale inutilità delle armi e di chi le usa. Poi c'è la sottocategoria robot e androidi vari che, come modalità di ingaggio non si dissocia da quella dei corpo a corpo, ma solitamente in questi casi l'eroe comanda una potentissima macchina con sembianze umane (che quando subisce un attacco però trasmette al suo "pilota" lo stesso dolore che subirebbe se combattesse fuori dalla macchina, piccolo particolare irrilevante), che se venisse prodotta in serie per i vari eserciti i problemi sarebbero già finiti, e fronteggia un avversario che ovviamente è fornito anch'esso di una macchina simile.
Alcune caratteristiche che accomunano questi combattimenti sono, per esempio, la dichiarazione della tecnica di attacco che verrà usata in stile biliardo, il non tentare di evitare questi colpi nonostante la piena consapevolezza della loro pericolosità e la perenne ma mai totale sconfitta del malvagio (che come tenacia non è inferiore al protagonista).
Esempi degni di nota sono i puristi del combattimento Ken Shiro o Dragon Ball, i Cavalieri dello Zodiaco, mentre gli esempi dei vari robot comandati da umani si sprecano tra i vari Mazinga, Gundam, etc...

Casi umani /Cazzeggio.
Questa categoria, meno diffusa ma altrettanto famosa, affronta con incredibile disinvoltura temi come la tossicodipendenza velata, l'omosessualità ai tempi de "la revolution française", i prolemi familiari dovuti a terribili genitori adottivi, ma anche semplicemente il più totale cazzeggio mixato con temi polizieschi o sportivi. Nei primi casi le storie sono sempre di una tristezza angosciante, i personaggi sono degli eterni sconfitti e lottano contro una società che non li capisce, esempi lampanti sono Candy Candy oppure Lady Oscar o infine il caso umano Uomo Tigre.
Nel secondo caso invece abbiamo personaggi che sono dei totali inetti ma che inspiegabilmente si rivelano fenomeni quando la situazione lo necessita. Esempi celebri sono City Hunter, mitico marpione probabilmente affetto da disturbi dissociativi che lo rendono all'occorrenza uno spietato e perfetto cacciatore di taglie oppure Gigi la Trottola che da maniaco diventa uno sportivo fenomenale, o infine Pollon (che rientra in entrambe le categorie) e che... boh... cazzeggia!
Infine una sottocategoria del cazzeggio, che si è affermata soprattutto negli ultimi anni è quella dei giochi o passatempi (carte, trottole, pesca, mini4wd, animaletti immaginari rinchiusi in sfere, insomma giochi nel vero senso del termine) che acquistano importanze basilari per l'esistenza dell'umana specie. Questa categoria ha come particolarità la sofferenza fisica da parte dei partecipanti, inspiegabile nel mondo reale. Esempi citabili sono i Pokemon, Yu Gi Oh, o i più anziani Mini 4Wd Racer o Sampei.

2 commenti:

  1. Che poi si sa una sega noi... metti che per una volta vince il cattivo e il mondo MIGLIORA !!??
    No, perché si dice che al mondo c'è un sacco di brava gente e guarda come siamo ridotti... :(

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  2. Ma sai che l'ho sempre pensato anche io??
    Alla fine non è che il buono vince sempre, ma piuttosto chi vince ha modo di convincere il mondo di essere il buono... poi vabbè i cattivi dei manga ci tengono a sembrare cattivi... lo dicono pure: "ahahahaha come sono malvagio!!! ahahahaha". Però magari sono solo un po stravaganti.
    Sicuramente sono più ambiziosi dei buoni!

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