SCONTRI parte 1


Dopo aver iniziato e ancora non concluso il discorso sulle armi, sulle impugnature e quant'altro inerente alle armi, eccoci ad affrontare lo spinoso tema delle sparatorie e della diversità di trattamento tra i "buoni" e i "cattivi"; uno dei più grandi cliché cinematografici di sempre.
Non che questa sia l'unica situazione nella quale si riserva un trattamento diverso buono/cattivo, ma cominciamo da qui...

Durante gli action movies che si rispettino, le sparatorie o le scazzottate di rilievo sono sempre 2/3, una epica finale, una sobria a metà film e un jolly a volte a inizio film, quest'ultima solitamente è già in corso quando inizia il film e serve, tra le varie cose, a dimostrare di che pasta è fatto il protagonista.

Detto questo andiamo ad analizzare i punti cardine delle sparatorie:
  • L'infallibilità del protagonista, che se ha una pistola con 10 proiettili mediamente ucciderà 11 persone (vedi post "pistole") colpendole in punti vitali, da qualsiasi distanza e in qualsiasi postura esso si trovi, anche sparando a caso.
  • La fallibilità del/degli antagonista/i, che se anche sono 10, con 10 pistole con 10 proiettili non saranno in grado di mettere KO 1 solo uomo, al massimo riescono a colpirlo di striscio, ergo come se niente fosse (vedi immagine).
  • La demolizione indiscriminata di qualsiasi cosa sia nei paraggi, da sempre i più parsimoniosi si chiedono se tutti i danni che vengono causati saranno mai coperti da una assicurazione o se centinaia di persone si troveranno il giorno dopo a chiedere finanziamenti in banca per le riparazioni. Per non parlare poi delle vittime innocenti. La parodia per eccellenza di questo punto avviene nell'episodio della serie "Family Guy" nel quale Peter Griffin lotta con un pollo gigante.
  • Il finale. Comunque vada, in ogni caso la battaglia si concluderà sempre con il faccia a faccia tra il bene e il male, dove quest'ultimo avrà il coltello dalla parte del manico...e poi inizieranno tutta una serie di cliché non inerenti con questo post.
  • La totale inutilità del supporto al protagonista (o al massimo ai due protagonisti), che sia solo o accompagnato da un esercito non ci saranno differenze per lui nello sconfiggere i nemici, per quanti essi siano.
  • Il numero spropositato di proiettili. Nel film "La leggenda degli uomini straordinari" il buon Allan Quatermain fa un cazziatone a Tom Sawyer dicendo che gli americani sono sempre esagerati, basta un colpo prendendo bene la mira piuttosto che scaricare caricatori interi.
  • Gli EX (marines, rangers, agenti, etc etc) sono sempre meglio degli agenti attualmente in servizio.
  • La sporcizia è sexy, i "duri" dei film sono sexy quantopiù sono sporchi, unti, sudati, sanguinolenti, etc... io per esempio invece no!
Continua...

6 commenti:

  1. Dopo esser stato di recente negli Stati Uniti per la prima volta ho constatato che tutti gli americani hanno nella vita di tutti i giorni gran parte degli atteggiamenti dei personaggi dei film, istintivamente pensi: "Guardano troppi film americani", poi ti ricordi che li fanno.

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  2. Eh eh... che poi mi dovrai spiegare sto tuo viaggio!!!

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  3. Non avevo mai pensato, o forse sì, al fatto che i militari in pensione fossero normalmente migliori di quelli attualmente in servizio. Vabbè ma lì è la vecchia scuola...

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  4. Non ci sono più le mezze stagioni, i treni arrivavano in orario, etc etc...

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  5. Il buono anche con un proiettile in pancia e sanguinante come un maiale va avanti anche per altri 45 minuti buoni di film.
    I cattivi basta che gli sputi e muoiono.

    (l'immagine di questo post è geniale)

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